REPORT SUI PRODOTTI MULTIRAMO: CARATTERISTICHE, COSTI E PERFORMANCE

INTRODUZIONE

Si conclude lo studio, iniziato nelle scorse settimane, con l’analisi dei prodotti Multiramo attualmente offerti dalle Compagnie assicurative Italiane allo scopo di aumentarne la trasparenza e la comparabilità nel mercato di riferimento.

I PRODOTTI DI INVESTIMENTO MULTIRAMO

COPERTURA DI MERCATO

L’analisi di mercato è stata condotta su un campione di 32 prodotti di investimento Multiramo, appartenenti alle principali 19 Compagnie italiane di assicurazione (su 66 totali) per raccolta premi operanti nel ramo vita nel contesto italiano. Tale campione copre circa il 60% dei premi raccolti sul totale vita nel corso del 2021

CARATTERISTICHE

Di seguito verranno illustrate le caratteristiche tecniche, finanziarie e di rischio dei prodotti in esame. Tali caratteristiche, come accennato in fase introduttiva, rappresentano i driver principali per la determinazione del Target Market ai fini POG.

Il campione di prodotti Multiramo analizzati evidenzia come il 63% sia di tipo vita intera ed il restante 38% abbia una scadenza prestabilita. Nell’analisi condotta nel 2021, per contro, il 70% dei contratti era di tipo vita intera, mentre il 30% a scadenza.

Figura 1 – Tipologia di Prodotto

La detenzione raccomandata media sul prodotto è di circa sette anni, ed è distribuita nei seguenti cluster:

Figura 2 – Detenzione Raccomandata

La detenzione raccomandata è leggermente diminuita tra il 2021 ed il 2022. Nel 2021 la detenzione raccomandata media sul prodotto era di circa 8 anni e l’11% dei prodotti era collocato nel cluster “1-4 anni”, il 46% dei prodotti nel cluster “5-7 anni” mentre il 43% nel cluster “maggiore di 8 anni”. 

La tipologia di premio prevalente è quella del premio unico (78%), il restante è suddiviso tra: premio unico ricorrente (13%), premio annuo (6%) e premio ricorrente (3%).

Figura 3 – Le Tipologie di Premio

Riguardo alla definizione del cluster di riferimento dichiarato dalle compagnie, sono state analizzate l’età, l’esperienza finanziaria richiesta, la capacità di sostenere le perdite e l’orizzonte temporale dell’investimento nel prodotto auspicato dal cliente.

Il 72% del campione consente la possibilità di sottoscrivere la polizza fino ad un’età massima compresa tra i 76 e gli 85 anni, il 6% fino ad un’età massima di 75 anni, il restante 19% consente a chi ha un’età maggiore di 86 anni di sottoscrivere la copertura. Il 3% del campione non specifica l’età massima.

Figura 4 – Cluster di Riferimento: Età

L’esperienza finanziaria richiesta prevede che questa debba essere adeguata all’investimento per il 19% dei prodotti analizzati, troviamo poi un’esperienza finanziaria che deve essere medio/buona per il 19% dei casi e minima per il restante 50%.

Figura 5 – Cluster di Riferimento: Esperienza Finanziaria

La propensione al rischio, quale caratteristica dei prodotti analizzati, è dichiarata bassa per il 19% del campione, medio bassa per il 38% e per l’ulteriore 38% rimanente è dichiarata adeguata all’investimento.

Figura 6 – Cluster di Riferimento: Propensione al Rischio

L’orizzonte temporale dell’investimento nel prodotto, richiesto al cliente, è per la maggior parte del campione di medio- lungo termine (38%), per il 31% di lungo termine e per il 25% di medio termine. Il 6% del campione non specifica l’orizzonte temporale minimo raccomandato. Non è presente il breve periodo.

Figura 7 – Cluster di Riferimento: Orizzonte Temporale

Riguardo al premio minimo richiesto in fase di sottoscrizione, questo è mediamente pari a circa 6.800 euro. Il 34% del campione richiede un premio minimo inferiore ai 5.000 euro, il 63% tra i 5.000 ed i 15.000 euro mentre il 3% superiore a 15.000 euro.

Figura 8 – Premio Minimo

Inoltre, il 47% del campione analizzato offre la possibilità di investire in Fondi ESG. Tale percentuale è cresciuta sensibilmente rispetto al 2021, quando solo il 32% del campione offriva questa opportunità.

Figura 9 – Presenza di Fondi ESG Dedicati

L’indicatore sintetico di rischio (SRI), dato dalla media tra l’indicatore di rischio più basso e quello più alto del singolo prodotto, è per il 45% pari a 2 (22% nel 2021), per il 30% dei prodotti pari a 3 (22% nel 2021), per il 17% è pari a 4 (13% nel 2021), per il 6% dei prodotti è pari a 1 (39% nel 2021) ed infine, è per il 2% pari a 5 (3% nel 2021).

Figura 10 – Indicatore di Rischio Medio (SRI)

Per il 63% del campione viene garantito il capitale rivalutato, per il 22% almeno il capitale investito, per il restante 6% il capitale rivalutato al netto dei costi.

Figura 11 – Minimo Garantito

L’86% del campione offre la possibilità di effettuare degli switch a pagamento con un costo medio di circa 22 euro caduno. Nell’analisi svolta l’anno precedente il costo medio era pari a 24 euro, in diminuzione dell’8%.

Figura 12 – Costi per Switch

Il 66% del campione presenta l’eventualità di offrire switch gratuiti, mediamente uno per anno. L’anno precedente il 63% delle Compagnie offriva la possibilità di avere degli switch gratuiti.

Figura 13 – Presenza di Switch Gratuiti

COSTI

• Breve periodo: 1 anno

• Lungo periodo: detenzione raccomandata

• Medio periodo: media dei precedenti

I caricamenti totali sono aumentati in tutti e tre i periodi. Nel breve periodo sono passati dal 4,18% al 5,25%. Nel medio periodo dal 2,19% al 2,23% e nel lungo periodo dal 1,96% al 1,98%.

Figura 20 – Caricamenti Totali: Confronto

I costi totali annualizzati, presentano le seguenti suddivisioni tra Compagnia e Intermediario nei seguenti periodi di riferimento.

Nel breve periodo, la quota allocata alla Compagnia è pari al 56% (60% nel 2021), mentre la quota allocata all’Intermediario è pari al 44% (40% nel 2021).

Figura 21 – Caricamenti Totali: Allocazione

Per quanto riguarda il medio periodo, la quota riconosciuta alla Compagnia è pari al 58% (57% nel 2021) mentre la quota allocata all’Intermediario è pari al 42% (43% nel 2021).

Figura 22 – Caricamenti Totali: Allocazione

Nel lungo periodo le percentuali di allocazione tra Compagnia ed Intermediario sono le stesse del medio periodo. L’anno passato la quota allocata alla Compagnia era pari al 56% e la quota allocata all’Intermediario era pari al 44%.

Figura 23 – Caricamenti Totali: Allocazione

La quota allocabile all’Intermediario sui costi totali si attesta, per ogni periodo di riferimento, sul 43%, (42% nel 2021).

VALUE FOR MONEY

L’analisi del Value for Money è eseguita sulla base delle informazioni desumibili dagli scenari di performance dei prodotti contenute nei KID. Pur considerando i limiti circa le ipotesi impiegate nel calcolo del rendimento medio annuo prospettico dell’investimento, basato su rendimenti storici, questo costituisce allo stato l’unico dato pubblico disponibile a riguardo.

In tale contesto, l’analisi sul Value for Money da noi svolta, considerando la performance media annua prospettica dichiarata e i costi totali annualizzati, ha identificato il valore medio annualizzato generato dal prodotto su un orizzonte temporale di breve, medio e lungo periodo (detenzione raccomandata). Ognuno di questi è suddiviso tra rischio alto e rischio basso in uno scenario di stress, sfavorevole, moderato e favorevole.

Il valore totale generato dal prodotto, rappresentato su base 100, è ripartito così tra assicurato, Compagnia e Intermediario.

Del totale dei 24 scenari analizzati, di seguito presentiamo, per il rischio basso lo scenario moderato di lungo periodo e per il rischio alto, gli scenari moderati di medio e lungo periodo. Il campione analizzato, nel cluster rischio basso, presenta performance positive solo nel lungo periodo nel 2022, come nel 2021. Nel medio periodo le performance sono ancora negative. La Quota Assicurato è cresciuta di 5 punti percentuali dal 2021 al 2022, passando dal 17% al 22%. È diminuita la Quota Compagnia di circa 2 punti percentuali dal 2Nella seguente sezione verranno analizzati i costi, suddivisi tra costi di ingresso,
costi di gestione and costi di riscatto. È stata analizzata anche l’allocazione dei costi tra Compagnia e Intermediario.

I costi medi del mercato dei prodotti Multiramo, caratterizzati dalla presenza di più scelte d’investimento, fanno riferimento alla media totale dei costi relativi alla componente con profilo di rischio più basso (prevalentemente Gestione Separata) e quella con profilo di rischio più alto (prevalentemente in fondi) di ogni prodotto analizzato.

Il calcolo dei caricamenti totali medi annualizzati è stato eseguito tramite ricalcoli interni e successivo raffronto, quale metodo di controllo, con l’RIY pubblicato dalle compagnie, il quale risulta in linea con l’output calcolato.

Il 94% del campione presenta costi di ingresso. Tali costi sono mediamente pari allo 0,63%, in diminuzione del 46% rispetto all’anno scorso, quando erano mediamente pari all’1,16%. Nel 2021 il 95% del campione presentava costi di ingresso sul premio unico.

Figura 14 – Costi di Ingresso

I costi di ingresso medi sul premio unico sono attribuiti in media per il 52% all’Intermediario e per il 48% alla Compagnia. Nel 2021 tali percentuali erano leggermente diverse, la quota Intermediario era pari al 55%, mentre la quota Compagnia pari al 45%.

Figura 15 – Costi di Ingresso: Allocazione

La totalità del campione applica costi di gestione ed il costo medio annuo è pari a circa al 1,9%, in aumento rispetto al 2021, quando il costo medio annuo era pari al 1,8%.

I costi di gestione medi sono attribuiti mediamente per il 40% all’Intermediario ed il 60% alla Compagnia. Nel 2021 tale percentuale era molto simile. Il 42% veniva attribuito all’Intermediario ed il 58% alla Compagnia.

Figura 16 – Costi di Gestione: Allocazione

I costi di riscatto sono presenti nell’88% dei casi. Tale percentuale è aumentata considerevolmente rispetto al 2021, quando i costi di riscatto erano presenti solo nel 54% dei casi nel campione analizzato.

Figura 17 – Costi di Riscatto

I costi di riscatto in caso di estinzione anticipata sono mediamente pari all’1,51%, contro l’1,27% del 2021, su un orizzonte temporale di sei anni. I costi di riscatto hanno un andamento decrescente fino all’azzeramento dopo il sesto anno dall’inizio dell’investimento. Rispetto al 2021, nel 2022 solo in caso di riscatto al primo anno i costi sono più bassi (2,74% nel 2022 e 2,82% nel 2021). Negli anni dal secondo in poi, i costi per riscatto sono cresciuti rispetto ai dati del 2021.

Figura 18 – Costi di Riscatto: Confronto 2022 – 2021

I costi di riscatto sono attribuiti mediamente per il 44% all’Intermediario ed il 56% alla Compagnia. Tale percentuale è diversa rispetto al 2021, quando i costi di riscatto erano attribuiti mediamente per il 24% all’Intermediario ed il 76% alla Compagnia.

Figura 19 – Costi di Riscatto: Allocazione

I caricamenti totali, dati dai costi di ingresso annualizzati, i costi di gestione e i costi di riscatto anch’essi annualizzati, vengono delineati in tre orizzonti temporali differenti: di breve, di medio e di lungo periodo.

Il periodo temporale di riferimento è determinato in linea con gli scenari di performance, ovvero:

021 al 2022, passando dal 47% al 45%, mentre è diminuita di 3 punti percentuale la Quota Intermediario.

Figura 24 – Rischio Basso: Scenario Moderato di Lungo Periodo – 2022

Figura 25 – Rischio Basso: Scenario Moderato di Lungo Periodo (Confronto 2022 – 2021)

Nel 2022, il campione analizzato nel cluster rischio alto, sempre in uno scenario moderato, presenta scenari di performance positivi anche in un orizzonte temporale di medio periodo, come nel 2021, con l’unica differenza che nel 2022 la Quota Assicurato è leggermente diminuita, passando dal 60% al 59%. Nel 2022 è aumentata di un punto percentuale la Quota Compagnia, mentre la Quota Intermediario è rimasta invariata.

Figura 26 – Rischio Alto: Scenario Moderato di Medio Periodo – 2022

Figura 27 – Rischio Alto: Scenario Moderato di Medio Periodo (Confronto 2022 – 2021)

Per quel che riguarda il lungo periodo, invece, il campione analizzato nel cluster rischio alto, sempre in uno scenario moderato, presenta scenari di performance positivi, come nel 2021. Nel 2022 la Quota Assicurato è del 67%, in leggero calo rispetto al 2021 (68%). È aumentata di un punto percentuale la Quota Compagnia.

Figura 28 – Rischio Alto: Scenario Moderato di Lungo Periodo – 2022

Figura 29 – Rischio Alto: Scenario Moderato di Lungo Periodo (Confronto 2022 – 2021)

Stefano Carlino (Partner Carlino, Costanzo & Associati)

Alessio Buonfrate (Associate Carlino, Costanzo & Associati)

Ilenia Degrandis (Senior Consultant Carlino, Costanzo & Associati)

Matteo Orlandi Mango (Junior Consultant Carlino, Costanzo & Associati)