La doppia imposizione si riferisce al diritto riconosciuto a due Paesi differenti di tassare il reddito prodotto all’interno del loro territorio da uno stesso soggetto. Da un lato vi è il Paese ove il reddito è prodotto e, dall’altro lato, vi è lo Stato di residenza fiscale. Si corre il rischio di doppia imposizione nei seguenti casi:
- se si vive in un Paese dell’UE ma si lavora in un altro;
- se si viene distaccati all’estero per un breve periodo;
- se si vive e si cerca lavoro all’estero, ma si riceve l’indennità di disoccupazione dal proprio Paese di origine;
- se si è pensionati e si vive in un Paese diverso rispetto a quello che eroga la pensione.
Nelle ipotesi predette, oltre alla tassazione da parte del Paese di residenza, sì può essere assoggettati anche a quella del Paese d’origine.
Onde evitare ciò, l’Italia ha siglato degli accordi con vari Paesi che hanno proprio il fine ultimo di escludere la doppia tassazione. Trattasi, nello specifico, di accordi internazionali con i quali i Paesi contraenti regolano l’esercizio della propria potestà impositiva, con l’obiettivo di evitare le doppie imposizioni/ovvero che il reddito venga tassato due volte. Tali accordi hanno anche lo scopo di prevenire l’evasione e l’elusione fiscale.