Lockdown Covid-19: Ci siamo trovati nel breve lasso temporale di qualche giorno a riorganizzare completamente la nostra attività professionale caratterizzata dall’offerta di servizi di consulenza strategica, finanziaria, societaria e fiscale.
Gli amici di INTOO (GI Group Company) ci ricordano che, nel mezzo delle complicazioni lavorative causate dalla situazione socio-economica attuale, diventa fondamentale adattare le Hard e Soft skills allo smartworking.
Parlando di soft skills, considerate fondamentali nel mondo del lavoro, certamente le stesse assumono maggior rilevanza in un contesto particolare come quello attuale: capacità di ascolto, di coordinamento con gli altri, di comunicazione efficace, di orientamento al cliente, problem solving, pensiero critico e flessibilità sono solo alcune delle competenze trasversali da coltivare anche attraverso la pratica di smartworking. Esse contribuiscono a rendere la nostra figura professionale di dottore commercialista ed esperto aziendale unica e capace di adattarsi alle diverse esigenze del momento.
Allo stesso modo le hard skills giocano un ruolo primario per avere successo nell’adattarci ad un approccio lavorativo innovativo. Nello smartworking le competenze tecniche specifiche e le competenze verticali permettono di rendere i tasks quotidiani più semplici e organizzati; tali abilità garantiscono un maggior livello di autonomia e di autogestione.
In un contesto in cui è difficile garantire un meccanismo di controllo efficace e costante, la capacità di autogestione assume un’importanza fondamentale. Le hard skill sono proprio quelle che ci permettono di aumentare le capacità di lavorare in team e di favorire collaborazione e supporto alle persone con cui ci interfacciamo soprattutto i clienti che in modo forse coercitivo si stanno abituando ad un rapporto professionale diverso.
La pratica dello smart working sta comportando un rapido cambiamento rispetto alle skills necessarie per implementarlo efficacemente: la crescita delle digital skills permette infatti a tutti i componenti di parlare lo stesso linguaggio, semplificando i tasks e le mansioni organizzative.
Il giusto mix di queste tipologie di competenze ci permette dunque di essere dinamici e flessibili, capaci di sfruttare le nuove risorse e i processi emersi dal mutamento radicale che stiamo vivendo, cogliendo a pieno le potenzialità dell’innovazione.
Guardando agli studi professionali, mai come ora occorre accelerare il processo di avvicinamento a tutte le piattaforme tecnologiche e innovative che possono giovare al business e alle attività di routine, se necessario mettendo in atto un percorso di formazione ad hoc per i collaboratori e non solo, con l’obbiettivo di ottimizzare tempo e risorse proprio utilizzando piattaforme digitali innovative o nuovi software professionali.
Al nostro interno sta risultando fondamentale la cooperazione quotidiana tra colleghi e collaboratori: ha preso forma un network professionale caratterizzato da velocità di decisione e da uno scambio veloce di idee, risorse e informazioni pur senza trascurare metodologie di controllo per garantire la qualità e l’efficacia del lavoro.
Certo il caffè o il pranzo insieme ci mancano perché l’uomo è un animale sociale (Aristotele-Politica), ma il cambiamento ci renderà più consapevoli che la sfida del Coronavirus è solo l’inizio di una nuova era per le attività professionali.
“Non è la più intelligente delle specie quella che sopravvive; non è nemmeno la più forte; la specie che sopravvive è quella che è in grado di adattarsi e di adeguarsi meglio ai cambiamenti dell’ambiente in cui si trova.” C. Darwin