Il regime del risparmio gestito prevede che l’investitore affidi i propri risparmi a un intermediario (per esempio, un private banker, una banca o altra società di gestione del risparmio (SGR)). Quest’ultimo avrà il compito di gestirli attraverso strumenti finanziari (come fondi comuni d’investimento ETF (o Exchange Traded Funds) ed ETN (Exchange Traded Notes); strumenti di previdenza complementare; piani di accumulo del capitale (o PAC); fondi speculativi hedge fund, ecc). Il complesso di strumenti finanziari nel quale si investe deve essere congruo al livello di rischio e idoneo a soddisfare gli obiettivi finanziari pre-stabiliti con il risparmiatore, con il fine di generare una rendita per quest’ultimo. Da un punto di vista fiscale, le imposte sono calcolate sul risultato netto maturato da tale gestione, confrontando la valorizzazione iniziale e finale del portafoglio investimenti.